assunzioni Archivi - Consulenti del lavoro Upward https://www.upwardcdl.it/tag/assunzioni/ Consulenza del lavoro online per aziende e dipendenti Thu, 15 Feb 2024 08:18:01 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.2 https://www.upwardcdl.it/wp-content/uploads/2015/03/FavIcon.png assunzioni Archivi - Consulenti del lavoro Upward https://www.upwardcdl.it/tag/assunzioni/ 32 32 Assumere personale a costo quasi zero o ridotto, il lavoro a chiamata Scritto da Upward Consulenti del Lavoro il 20 Marzo 2021 Ultimo aggiornamento il 15 Febbraio 2024 https://www.upwardcdl.it/assunzioni-agevolate/il-lavoro-a-chiamata/ https://www.upwardcdl.it/assunzioni-agevolate/il-lavoro-a-chiamata/#comments Sat, 20 Mar 2021 11:42:08 +0000 https://www.upwardcdl.it/?p=3904

Assumere personale nel 2024 con il lavoro a chiamata

Questo articola parla di come  assumere personale nel 2024 utilizzando il lavoro a chiamata. Ebbene si ancora oggi è uno dei sistemi più flessibili ed economici per assumere dipendenti a costo ridotto o zero addirittura nel caso in cui non ci sia una chiamata durante il periodo di assunzione.

Oltre a fornire un aggiornamento dell’articolo ci siamo preoccupati di inserire alla fine di questo articolo il modello cartaceo che si usa per comunicare le chiamate via mail dei lavoratori intermittenti.

Il modello da utilizzare per le chiamate dei lavoratori intermittenti si trova alla fine di questo articolo e lo stesso deve essere inviato al seguente indirizzo pec: intermittenti@pec.lavoro.gov.it

Richiedi un preventivo gratuito per assunzione dipendenti a chiamata

In passato le aziende per assumere personale in modo saltuario ricorrevano ai buoni lavoro ma è stato detto addio ai voucher, perché sembrava che alcuni datori di lavoro ne abusassero e quindi si doveva trovare un metodo per regolarizzare alcuni lavori dando agevolazioni ai datori di lavoro e delle garanzie ai dipendenti.

Ancora oggi è possibile utilizzare i buoni lavoro ma il loro utilizzo è calato drasticamente per via dei requisiti più stringenti, tutto ciò ha permesso ai datori di lavoro di considerare seriamente l’utilizzo del lavoro a chiamata e che diventa ancora più indispensabile durante un periodo di pandemia come quello successivo al covid-19 in quanto la parola chiave rimane flessibilità e riduzione dei costi del personale.

In questo articolo potrai approfondire molti aspetti sul lavoro a chiamata se invece desideri ricevere servizi e consulenze veloci e professionali troverai di seguito alcuni bottoni che ti permettono di ricevere un preventivo o una consulenza online.

Hai bisogno di una consulenza su questo argomento e sei un azienda che deve assumere o un lavoratore assunto con questo contratto di lavoro?

Clicca di seguito su consulenza azienda se hai bisogno di informazioni utili per assumere lavoratori a chiamata o esponi ad un nostro consulente del lavoro  qualsiasi altro tuo dubbio, mentre se sei un lavoratore e stai lavorando con questo contratto e vuoi chiarimenti in merito alla tua busta paga o altri aspetti normativi clicca sul bottone consulenza dipendenti. Ricordiamo inoltre che la consulenza online per le aziende viene rimborsata se ci verrà fornito un’incarico professionale per la gestione del personale.

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In questo articolo sintesi titoli argomenti

Vediamo intanto di darvi il maggior numero di nozioni per quanto riguarda il contratto di lavoro a chiamata per sapere tutte le regole che lo determinano, quanto costa, cosa è l’obbligo di disponibilità, quando possiamo utilizzare questo contratto di lavoro, i tempi per chiamare il dipendente, possibilità di un termine nel contratto e non perchè meno importante il modello da utilizzare per chiamare un dipendente a svolgere la prestazione. Parleremo di questi argomenti ma se preferisci avere subito a disposizione un nostro consulente nel lavoro scrivici in chat.

  • assunzione a chiamata come assumere e quanto costa
  • il lavoro a chiamata assumere a costi ridotti
  • il lavoro a chiamata con obbligo di disponibilità
  • il lavoro a chiamata senza obbligo di disponibilità
  • dimissioni dal lavoro
  • quando può essere utilizzato il lavoro a chiamata
  • i tempi per avvisare nel contratto a chiamata
  • lavoro a chiamata a tempo determinato o indeterminato
  • modello uni-intermittente e indirizzo pec per le chiamate

Assunzione a chiamata come assumere dipendenti e quanto costa all’azienda

Negli ultimi tempi sono numerose le richieste che ci arrivano in merito a come assumere dipendenti in azienda facendo un’assunzione a chiamata, in questo articolo cercheremo di dare delle informazioni di base ma consigliamo sempre di rivolgervi al vostro professionista di fiducia o di trattare questo argomento con un nostro consulente del lavoro in quanto la normativa è in continua evoluzione ed è opportuno approfondire appunto con un esperto in materia.

Cerchiamo di comprendere al meglio questo nuovo metodo per l’assunzione di personale, per comprendere quando diventano convenienti o meno questi contratti a chiamata, ma il primo consiglio che ci sentiamo di dare è quello di dare l’ultima parola ad un consulente specializzato, che sia in grado di valutare con tutti i pro ed i contro che tipo di assunzione si debba fare per la propria situazione aziendale.

Sono infatti molti i fattori da valutare, quindi qualunque titolare non sempre è in grado di conoscere tutte le varianti ma la domanda che tutti si fanno è quanto costa assumere un lavoratore a chiamata questo e molto altro è il contenuto di questo articolo.

Il costo per l’assunzione a chiamata

Il costo per l’assunzione a chiamata varia anche se di pochissimo dalla tipologia di azienda (artigianato commercio turismo industria e così via). L’aliquota media inps in cui confluisce anche l’aliquota contributiva a carico del dipendente è di circa il 38% per cui è facile capire che se la retribuzione oraria di un dipendente sono 9 euro l’ora l’azienda pagherà circa il 38% di contributi inps a cui va sottratta l’aliquota a carico del lavoratore, a ciò va aggiunto il costo inail che varia a secondo del settore e anche in questo caso i costi sono sempre riparametrati a quante ore di lavoro sono state svolte dal lavoratore è chiaro quindi che ci troviamo a che fare con una tipologia di assunzione il cui costo è collegato solo alle ore di effettivo lavoro.

Il contratto di lavoro a chiamata, assumere personale a costi ridotti

Il Job on call, contratto da poco inserito nella nostra legislazione, si tratta di un metodo di regolazione del lavoro subordinato, dove in poche parole il lavoratore si mette a disposizione del datore e quest’ultimo può contattarlo a sua discrezione quando ha bisogno della sua prestazione d’opera.

Uno dei settori che maggiormente erano alla ricerca di un tipo di contratto simile è sicuramente quello della ristorazione, infatti nel settore turismo il lavoro spesso è saltuario e viene svolto solo in alcuni giorni ed in orari non sempre uguali.

Il datore di lavoro quindi può con un minimo di preavviso richiedere l’operato del dipendente, ma allo stesso tempo non è obbligato a garantire continuità e neanche che richiamerà in futuro la persona che ha il contratto, per questo motivo ma non solo il lavoro a chiamata viene consigliato come un contratto per assumere personale a costi ridotti.

Come si è capito questo contratto è estremamente flessibile ma non è semplicissimo gestire questi contratti ma rivolgendosi ad un consulente del lavoro di vostra fiducia sicuramente si riuscirà ad ottenere consulenza volta a semplificare la burocrazia per essere corretti in primis nei confronti del dipendente e anche allo stesso tempo che sia in regola e non faccia rischiare al datore di lavoro multe e sanzioni di vario genere.

Il lavoro a chiamata con obbligo di disponibilità

Esistono due tipi di contratto di lavoro a chiamata, in questo caso parliamo di quello con l’obbligo di garantire la disponibilità. In questo caso, proprio come dice il nome, il dipendente è obbligato a dare la sua disponibilità in qualsiasi momento per cui il lavoratore dovrà essere sempre reperibile.

In questo caso il datore di lavoro ha la garanzia che il dipendente sarà sempre disponibile se non avvisa con il tempo dovuto che non sarà presente per un periodo, dando giustificazione dell’assenza.

Nel periodo di reperibilità il lavoratore ha diritto ad un indennizzo supplementare perchè offre al datore di lavoro la propria reperibilità, ma sono tutte opzioni che si valutano in sede contrattuale.

Nei momenti di malattia o altre impossibilità del dipendente a dare la sua reperibilità non avrà diritto a nessun tipo di indennizzo monetario.

Quindi chi riceve la proposta di un contratto di lavoro a chiamata con garanzia di disponibilità è bene che sappia che esiste l’obbligo di reperibilità quindi il lavoratore dovrà fare attenzione a firmare questo tipo di contratto, di contro il datore di lavoro avrà un costo maggiore ad assumere con un contratto a chiamata con obbligo di coprire la prestazione di lavoro al momento della chiamata.

Il lavoro a chiamata senza obbligo di disponibilità

Un contratto molto più libero è quello a chiamata senza obbligo di disponibilità, pochi vincoli ma anche molti meno vantaggi per alcuni aspetti che riguardano il lavoratore non solo anche il datore di lavoro di contro non potrà essere certo che il lavoratore a chiamata assunto presti la sua opera alla chiamata al lavoro.

Il lavoro viene organizzato ed il datore ha l’obbligo di avvisare in tempo il dipendente, ma non deve dare per forza la sua disponibilità, al contrario invece il committente non deve assolutamente dare indennizzi nei periodi in cui non è operativo il lavoratore per cui il datore di lavoro avrà un costo inferiore rispetto ad un contratto con obbligo di disponibilità

Si è liberi in tutti i sensi e quindi questo contratto è ottimo per le persone che servono più aziende e quindi possono avere più contratti di lavoro a chiamata in attivo.

Dalla parte del committente è buono questo tipo di assunzione perché non si devono dare dei pagamenti senza ottenere una prestazione d’opera, un risparmio notevole, ma con un gran lato negativo, quello della non certezza di avere personale a disposizione, quindi se parte di un lavoro dipende dall’avere operai allora può diventare controproducente.

I dipendenti nei giorni in cui prestano l’opera devono avere gli stessi diritti di lavoratori con contratti a tempo determinato o indeterminato, quindi la stessa paga oraria di qualsiasi altro dipendente.

Dimissioni dal lavoro a chiamata

Ci si può dimettere dal lavoro a chiamata? Certo che si ma bisogna sempre rispettare quelle che sono le normative vigenti. Infatti dal 2016 non basta più consegnare una semplice lettera cartacea al datore di lavoro per dare le dimissioni ma bisogna convalidare online o in autonomia o rivolgendosi a dei soggetti abilitati come i consulenti del lavoro.

Chi visita assiduamente il nostro sito sa benissimo che siamo specializzati nella dimissioni telematiche e a tal proposito è possibile leggere le recensioni reali sul servizio dimissioni upward scritte da lavoratori che ci hanno scelto per la convalida delle dimissioni online e che ringraziamo sempre per il prezioso tempo che ci dedicano per aiutarci a migliorare il servizio attraverso questi preziosi commenti.

Questo servizio è condotto rigorosamente solo da consulenti del lavoro abilitati e iscritti all’ordine dei consulenti del lavoro ciò è un aspetto molto importante perchè ci si affida a mani esperte con pluriennale esperienza nel settore e in ogni caso se per qualsiasi motivo ostativo la pratica non dovesse andare a buon file sarai completamente rimborsato.

Il lavoro a chiamata quando può essere utilizzato per assumere un dipendente

Ci sono determinate categorie merceologiche e di persone che sono autorizzate ad utilizzare questo tipo di contratti rispetto a quelli tradizionali.

disoccupati con meno di venticinque anni o con più di cinquantacinque anni ed i pensionati che decidono di fare dei lavori saltuari per arrotondare.

Per quanto riguarda le categorie merceologiche abbiamo già citato il settore turismo e ristorazione, ma non è solo per questi settori lavorativi. Tutti quelli che hanno dei lavori periodici, ciclici o no, che hanno ad esempio delle ore di lavoro che necessitano di aumento di personale possono comunque richiedere questa tipologia di prestazione.

Parliamo ora di quali sono i tempi da rispettare, in tre anni sono 400 i giorni massimi di lavoro che si possono effettuare e non consecutivi, infatti sono solo 30 quelli che possiamo utilizzare per una chiamata e questo è valido per ogni tipo di contratto che ci sia o meno l’obbligo di reperibilità.

E’ molto importante sapere che i tempi da rispettare non sono validi per i seguenti settori: turismo, pubblici esercizi e spettacolo tali settori infatti non devono rispettare il limite delle 400 giornate di effettivo lavoro nell’arco di tre anni solari.

I tempi per avvisare nei contratti a chiamata

Ci sono delle regole per questo tipo di contratto, sia da parte del datore di lavoro che del prestatore d’opera e vanno indicate per iscritto nella lettera di assunzione.

Per quanto riguarda il datore di lavoro deve assolutamente avvisare in anticipo il lavoratore che le occorre la sua presenza, anche nel contratto con obbligo di reperibilità questa è la legge che vige, in caso contrario il dipendente non è obbligato a dare risposta positiva e non ne deve pagare nessuna conseguenza.

Per quanto riguarda il lavoratore, anche lui in caso di problemi di ogni genere quando non riesce ad essere disponibile deve avvisare con anticipo e dare un periodo in cui non è disponibile.

Sono poche regole ma che vanno rispettate al massimo per evitare che ci siano delle incomprensioni che poi sfociano in denunce e cose poco piacevoli per entrambe le parti coinvolte.

Il lavoro a chiamata può essere di tipo determinato o indeterminato

Il lavoro a chiamata è un contratto di lavoro subordinato a tutti gli effetti e può essere stipulato sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, è ovvio che lo scopo del legislatore era quello di fornire uno strumento ai datori di lavoro per fare delle assunzioni più veloci e semplici ma principalmente uno strumento per assumere lavoratori in modo discontinuo e di contenere il costo solo ed esclusivamente in base alle ore svolte.

Sebbene questo strumento sia flessibile conserva tutte le caratteristiche del lavoro subordinato e le relative tutele per il lavoratore ovviamente in relazione alla durata del contratto e delle ore lavorate in azienda.

Modello UNI_Intermittenti

Di seguito è possibile prelevare dal nostro sito il file per comunicare le chiamate. Le aziende possono optare per questa soluzione o tramite una app messa a disposizione dal ministero del lavoro. Compilare il modello è molto semplice per cui ci limitiamo solo a fornirvi il file che si può prelevare dal link sotto. Ricordiamo inoltre come accennato più sopra che questo modello deve essere inviato a questo indirizzo pec: intermittenti@pec.lavoro.gov.it

UNI_Intermittenti_modello per sito upwardcdl

Per qualsiasi altra informazione è possibile scrivere ad un nostro operatore in chat.

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Novità buoni lavoro nuova procedura presto operativa Scritto da Upward Consulenti del Lavoro il 5 Maggio 2016 Ultimo aggiornamento il 5 Maggio 2016 https://www.upwardcdl.it/normativa/novita-buoni-lavoro-nuova-procedura-presto-operativa/ https://www.upwardcdl.it/normativa/novita-buoni-lavoro-nuova-procedura-presto-operativa/#respond Thu, 05 May 2016 17:10:37 +0000 http://www.upwardcdl.it/?p=2658 Cambia la procedura d’utilizzo dei buoni lavoro: si legge sul Sole 24 ore di oggi. La comunicazione andrà effettuata almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione lavorativa oppure con un sms o con la posta elettronica, il committente dovrà comunicare alla sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro ANPAL” i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, indicando anche il luogo e la durata della prestazione lavorativa.

Sanzioni e irregolarità nel lavoro accessorio cosa cambia?

In caso di violazione scatteranno sanzioni amministrative molto pesanti che vanno da 400 a 2.400 euro, in per ogni lavoratore per cui è stata comunicato l’avvio di una prestazione lavorativa. Si vuole quindi chiudere il cerchio per contrastare i fenomeni di abuso per i buoni lavoro, contenuta nel Dlgs con i primi correttivi al Jobs act che potrebbe arrivare sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri.

Modifiche nel lavoro accessorio arriverà presto la bozza.

La bozza di 8 articoli si apre proprio con le modifiche ai buoni lavoro: lo strumento diventa pienamente tracciabile, modificando l’attuale sistema secondo cui la comunicazione di inizio della prestazione può essere fatta con riferimento ad un arco temporale non superiore ai 30 giorni successivi.
La bozza di Dlgs messa a punto dai tecnici di palazzo Chigi e ministero del Lavoro, per i voucher viene mutuata la procedura già utilizzata per tracciare il lavoro intermittente, senza intaccare i limiti dei 7mila euro per la prestazione complessiva e di 2mila euro per la prestazione svolta per ogni singolo committente. Con l’eccezione dell’agricoltura: in questo caso non vale il limite per ciascun committente, ma si applica il solo limite complessivo di 7mila euro per lavoratore, considerando che questo settore già dispone di una disciplina limitativa che prevede utilizzo del buono lavoro per attività stagionale, effettuata da pensionati e under 25enni.

Il premier Matteo Renzi dichiara durante il question time alla camera «Siamo contrari all’ abolizione dei voucher e contestualmente disponibili a discutere con il parlamento eventuali forme migliorative. I percettori di voucher oscillano tra 1,9% e 2,7% della forza lavoro, in larga parte turismo e commercio. Se ci sono eccessi siamo pronti a discuterne».

Il Prof. Maurizio del Conte spiega «L’operazione di tracciabilità e di trasparenza è tesa a contrastare esclusivamente gli abusi», «Vogliamo salvaguardare l’utilizzo corretto del voucher anche per l’emersione dal lavoro nero».
Alcuni report del ministero del Lavoro, riportano alcuni dati interessanti e significati secondo cui «emerge che solo tra il 7,9 e il 10% dei percettori di voucher avevano un contratto dipendente o parasubordinato, rispettivamente nei 3 o 6 mesi precedenti, con lo stesso datore di lavoro». Peraltro, la quota di voucher non riscossi è intorno al 5%.

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]]> https://www.upwardcdl.it/normativa/novita-buoni-lavoro-nuova-procedura-presto-operativa/feed/ 0 Sgravio contributivo a carico dei datori di lavoro nel 2016 Scritto da Upward Consulenti del Lavoro il 21 Gennaio 2016 Ultimo aggiornamento il 25 Gennaio 2016 https://www.upwardcdl.it/assunzioni-agevolate/sgravio-contributivo-datori-di-lavoro/ https://www.upwardcdl.it/assunzioni-agevolate/sgravio-contributivo-datori-di-lavoro/#respond Thu, 21 Jan 2016 08:24:34 +0000 http://www.upwardcdl.it/?p=2162 Nuove opportunità per i datori di lavoro che assumono grazie alla nuova Legge 208 del 2015 (legge di stabilità) che potete scaricare dalle nostre risorse utili.

 

Sgravio contributivo per assumere dipendenti nel 2016

Nel 2015 ci siamo occupati molto dello sgravio contributivo previsto per la Legge 190/2014 che ricordiamo offriva l’opportunità di usufruire di uno sconto del 100% per tre anni dai contributi a carico dei datori di lavoro per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal 01/01/2015 al 31/12/2016.

La nuova legge di stabilità emanata dal Governo il 28/12/2015 proroga lo sgravio ma riduce l’entità dei vantaggi a favore dei datori di lavoro passando così da uno sgravio del 100% previsto dalla vecchia normativa (legge 190/2014) ad uno sgravio del 40% per un massimo di due anni legge 208/2015

Ampliamento dello sgravio dei contributi per le assunzioni nel 2016

Esiste però la possibilità di un ampliamento dello sgravio contributivo per le sole Regioni del Mezzogiorno ( Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna). Lo prevede la Legge di Stabilità 2016 ma serve attendere un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che dovrà essere emanato entro il mese di aprile del 2016.

Potrebbe essere un’ottima opportunità per le aziende del Mezzoggiorno che si sono viste abrogare con la Legge 190/2014 una legge del 1990 ovvero la legge 407 del 1990, introdotta proprio per favorire le regioni del Mezzogiorno restata in vigore nel nostro ordinamento circa 25 anni, una norma molto conosciuta e apprezzata sia dai datori di lavoro che dai Consulenti del Lavoro.

Il decreto che dovrà essere emanato entro il mese di aprile 2016 potrebbe intervenire sulla durata dello sgravio, ma anche sulla la misura garantendo una percentuale di sconto maggiore per le Regioni del Mezzogiorno.

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Per scaricare velocemente il contenuto della legge di stabilità clicca qui: Ministero del Lavoro – Governo

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Cerchi lavoro a Napoli? Il call center può essere la tua risposta Scritto da Upward Consulenti del Lavoro il 20 Gennaio 2016 Ultimo aggiornamento il 20 Gennaio 2016 https://www.upwardcdl.it/offerte-di-lavoro/cerchi-lavoro-a-napoli-il-call-center-puo-essere-la-tua-risposta/ https://www.upwardcdl.it/offerte-di-lavoro/cerchi-lavoro-a-napoli-il-call-center-puo-essere-la-tua-risposta/#respond Wed, 20 Jan 2016 11:28:52 +0000 http://www.upwardcdl.it/?p=2118 Quante volte hai scritto sul motore di ricerca la fatidica frase “cerco lavoro a Napoli e provincia”? E quante volte hai passato ore tra annunci vari senza concludere molto? Da oggi con Upward le cose sono cambiate, perché il nostro scopo è quello di creare un ponte tra le aziende e i lavoratori.

Un opportunità per lavorare nei migliori call center di Napoli

Se stai pensando che lavorare in un call center sia un impiego di poco conto, ti chiediamo due minuti del tuo tempo per spiegarti che non è così. Purtroppo molte leggende metropolitane sui call center sono nate dal fatto che i candidati non conoscono bene questo tipo di lavoro oppure dalla poca selezione che viene fatta in fase di candidatura.

Molti aspiranti operatori di call center credono erroneamente che questo sia un lavoro facile o alla portata di tutti, in realtà per lavorare nei call center c’è bisogno di molta preparazione e soprattutto di tanto impegno e voglia di apprendere.

Upward: un punto di riferimento per chi vuole intraprendere una carriera nel mondo del call center  a Napoli

Tenendo ben presente questa premessa rivolgendoti a noi di Upward, potrai entrare in contatto con aziende serie che operano nel campo dei call center a Napoli e provincia. Come? Facile, basta seguire il semplice iter riportato di seguito:

  • prima di tutto invia il tuo curriculum cliccando sul tasto che trovi alla fine di questa pagina.
  • Così facendo ti inseriremo nel nostro database.
  • Quando uno o più Call center che fanno parte della nostra clientela avvierà una campagna di ricerca del personale, forniremo le candidature più appropriate per le selezioni.

Già, perché noi non siamo un sito di annunci ma un’agenzia per il lavoro autorizzata dal Ministero del Lavoro che ricerca e cura i rapporti col personale per aziende-clienti.

Inviaci il tuo curriculum Upward

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LAVORO, INPS: +24% CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO Scritto da Upward Consulenti del Lavoro il 14 Maggio 2015 Ultimo aggiornamento il 14 Maggio 2015 https://www.upwardcdl.it/inps/lavoro-inps-24-contratti-tempo-indeterminato/ https://www.upwardcdl.it/inps/lavoro-inps-24-contratti-tempo-indeterminato/#respond Thu, 14 May 2015 07:36:07 +0000 http://www.upwardcdl.it/?p=1093 Una bella notizia che fa crescere la speranza nel settore lavoro, l’Inps comunica un +24% dei contratti a tempo indeterminato, nei primi tre mesi dell’anno.

Upward, Consulenti del Lavoro Caserta, opera su tutto il territorio nazionale, con consulenze in azienda, o consulenze online a tutte le imprese che vogliono impiegare le risorse umane, attraverso i tirocini formativi, o attraverso le assunzione agevolate per contratti a tempo indeterminato. L’Inps ha fatto sapere che in questi primi tre mesi dell’anno, sono stati quasi 268.000 i rapporti di lavoro instaurati con l’esonero contributivo previsto dalla legge di stabilità, sottolineando che 206.786 sono state le assunzioni a tempo indeterminato e 61.184 le trasformazioni di contratti a termine. Il numero più alto si è avuto a marzo (115.317).

Attivati oltre 1,33 mln di contratti di lavoro mentre i rapporti cessati sono stati 1,012 mln con un saldo positivo di 319.873 unità (+138% sul 2014), fa sapere l’Inps spiegando che tra gennaio e marzo 2014 il saldo era stato attivo per 134.217 unità.

Le assunzioni a tempo indeterminato sono state 470.785: +24,1% sulle attivazioni 2014. La variazione netta per il lavoro a tempo indeterminato nei primi tre mesi 2015 è stata – sottolinea l’Inps – di 201.151 unità perchè le attivazioni complessive sono state 619.826 (oltre a 470.785 contratti a tempo indeterminato vanno conteggiate le 122.645 trasformazioni di contratti a termine e le 26.396 trasformazioni di rapporti di apprendistato) a fronte di 416.675 cessazioni. Altro dato significativo è che sono diminuite anche le cessazioni, (da 1.148.073 nei primi tre mesi del 2014 a 1.012.389 del primo trimestre 2015 con un -11,8%) portando il saldo tra assunzioni e cessazioni a 319.873 contratti in più.

L’Inps sottolinea che nei primi tre mesi dell’anno sono aumentate le trasformazioni a tempo indeterminato di contratti a termine (122.645 con un +4,2%) e quelle di contratti di apprendistato (26.396 con un +8,8%). 

Salgono anche le assunzioni di colf e badanti, di cui i nostri consulenti Upward si occupano con successo, garantendo la massima tutela e trasparenza dei contratti, a favore di un lavoro sicuro in termini di legge e degno del massimo rispetto. 

 

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Boom di Assunzioni ma è Allarme, perchè? Scritto da Upward Consulenti del Lavoro il 20 Aprile 2015 Ultimo aggiornamento il 20 Aprile 2015 https://www.upwardcdl.it/assunzioni-agevolate/boom-di-assunzioni-ma-e-allarme-perche/ https://www.upwardcdl.it/assunzioni-agevolate/boom-di-assunzioni-ma-e-allarme-perche/#respond Mon, 20 Apr 2015 07:14:35 +0000 http://www.upwardcdl.it/?p=960 Ottime notizie arrivano dal fronte occupazionale, in ripresa anche le piccole e medie aziende, finalmente si ritorna ad assumere a tempo indeterminato, eppure è allarme!

I dati Cna parlano di una confortante impennata delle assunzioni a marzo: 3.245, l’8,6% in più rispetto allo stesso mese del 2014; i contratti a tempo inderminato sono cresciuti del  54,6%, e per la  Cna, il merito lo si deve «all’effetto combinato del jobs act e della decontribuzione inserita nella Legge di Stabilità».

Ad esultare è anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti che commenta «La nostra idea è che il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti costi strutturalmente di meno rispetto ai contratti precari e che diventi il modo normale di assumere nel nostro Paese».

Tuttavia non si possono non considerare le 2.674 cessazioni di rapporti di lavoro, che fermano il  saldo netto positivo a 571 nuovi posti di lavoro. Questo significa che parte delle  nuove assunzioni potrebbero essere trasformazioni di contratti precari in contratti a tutele crescenti per godere degli sgravi contributivi.

Allora da dove nasce l’Allarme? Dai tecnici di Camera e Senato,  che stanno esaminando il Def. Secondo gli esperti, senza le riforme strutturali che il governo si è impegnato ad attuare, c’è il rischio di non raggiungere il pareggio di bilancio nel 2016 e si aprono le porte per una manovra correttiva da 6 miliardi di euro, da qui arriva l’invito a valutare con attenzione il “tesoretto” ed accelerare su privatizzazioni e decreti attuativi del jobs act.

Upward, Consulenti del Lavoro Caserta, che opera con servizi online fruibili su tutto il territorio italiano, è da sempre vicina a tutte le pmi che vogliono riprendere ad assumere per uscire dalla crisi, grazie a tutti gli incentivi sulle assunzioni. Non solo, grazie ai tirocini formativi, l’azienda può garantire al proprio interno personale in grado di sostenere il proprio risultato con il massimo del successo. Oggi è fondamentale per tutte le pmi avvalersi della serietà di un team di esperti in Consulenza del Lavoro, per focalizzare al meglio i propri obiettivi!

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Colf e badanti: entro il 10 aprile il pagamento dei contributi Scritto da Upward Consulenti del Lavoro il 9 Aprile 2015 Ultimo aggiornamento il 20 Dicembre 2017 https://www.upwardcdl.it/inps/colf-e-badanti-entro-il-10-aprile-il-pagamento-dei-contributi/ https://www.upwardcdl.it/inps/colf-e-badanti-entro-il-10-aprile-il-pagamento-dei-contributi/#respond Thu, 09 Apr 2015 06:37:19 +0000 http://www.upwardcdl.it/?p=867 Entro il 10 aprile i datori di lavoro di colf, badanti e babysitter devono provvedere al pagamento dei contributi previdenziali relativi a gennaio, febbraio e marzo 2015.

Potete effettuare il  pagamento direttamente online, oppure, se preferite, tramite telefono o con il bollettino MAV. Oltre che ai contributi Inps, vige l’obbligo di provvedere all’integrazione in favore della Cassa sanitaria di previdenza integrativa, il cui piano sanitario è stato integrato, a decorrere da marzo di quest’anno, per accrescere le prestazioni sanitarie assicurate ai lavoratori domestici.

Riepilogo scadenze contributive 2015

  • Dal 1º al 10 aprile 2015 aprile/giugno 2015
  • Dal 1º al 10 luglio 2015 luglio/settembre 2015
  • Dal 1º al 10 ottobre 2015 ottobre/dicembre 2015
  • Dal 1º al 10 gennaio 2016

Risoluzione del rapporto nei 10 giorni successivi alla data di cessazione.

La Cassacolf

A quanto dovuto all’Inps va aggiunta la contribuzione alla Cassacolf, il cui piano sanitario è stato integrato, a decorrere da marzo di quest’anno, per accrescere le prestazioni sanitarie assicurate a questa categoria di lavoratori.

L’iscrizione alla cassa, infatti, è obbligatoria per chi applica il Ccnl sul lavoro domestico e comporta il pagamento di un contributo in misura pari a 0,03 euro per ogni ora di lavoro retribuita, con versamento tramite Inps da effettuarsi unitamente agli altri contributi previdenziali e dunque con la stessa periodicità trimestrale, entro lo stesso termine e con le stesse modalità dei contributi Inps.

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Il lavoro delle Colf e delle Badanti, regolarizzare un contratto, assunzione e compensi

 


Il versamento dei contributi può essere effettuato:

  • via internet, attraverso il sito www.inps.it;
  • per telefono, chiamando il contact center 803164 e utilizzando la carta di credito;
  •  attraverso il bollettino MAV inviato dall’Inps o generato attraverso il sito istituzionale, presso le tabaccherie abilitate, le banche e gli uffici postali convenzionati.

Per determinare i contributi occorre poi sommare

  •  la retribuzione oraria;
  •  il valore convenzionale di vitto e alloggio: per le colf che sono a servizio intero o che consumano in casa uno o più pasti, pari nel 2015 a 5,44 euro al giorno di cui:
  • 1,90 per ogni pasto (pranzo e cena);
  •  1,64 per l’alloggio;
  • – la tredicesima mensilità oraria, pari ad un dodicesimo del totale della retribuzione annua; la maturazione è prevista anche nel caso in cui avvengano assenze per malattia, infortuni sul lavoro e maternità.

Per l’anno 2015, dato il tasso di inflazione pari quasi a zero, l’incremento delle retribuzioni previste contrattualmente è stato dello 0,2%; corrispondentemente l’Inps, con la circolare n. 12/2015, ha determinato le nuove fasce di retribuzione su cui calcolare i contributi dovuti per l’anno 2015 in favore dei lavoratori domestici.

Il contributo CUAF (Cassa unica assegni familiari) non è dovuto solo nel caso di rapporto fra coniugi, ammesso soltanto se il datore di lavoro coniuge è titolare di indennità di accompagnamento, e tra parenti o affini entro il terzo grado conviventi, ove riconosciuto ai sensi di legge.

Upward, Consulenti del lavoro Caserta, si occupa di redigere i contratti di assunzione di colf e badanti e ti segue passo dopo passo dalla stipula del contratto fino al licenziamento e alla gestione del rapporto con gli Enti, sbrigando ogni pratica in maniera corretta, per non incombere in contratti viziosi e quindi in onerose sanzioni. Questo è solo uno dei tanti servizi offerti ai clienti.

Per tutte le  Retribuzioni e contributi 2015, contatta Upward, Consulenti del Lavoro Caserta, l’Agenzia che opera in tutta Italia con servizi fruibili online. Assumere colf e badanti da oggi, grazie ad Upward diventa ancora più facile e conveniente. A tua completa disposizione un consulente del lavoro dedicato.

 


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Imprese: un milione di nuove assunzioni Scritto da Upward Consulenti del Lavoro il 1 Aprile 2015 Ultimo aggiornamento il 1 Aprile 2015 https://www.upwardcdl.it/servizi/imprese-un-milione-di-nuove-assunzioni/ https://www.upwardcdl.it/servizi/imprese-un-milione-di-nuove-assunzioni/#respond Wed, 01 Apr 2015 07:38:54 +0000 http://www.upwardcdl.it/?p=810 Stando a quanto afferma il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, imprese, lavoratori e consumatori, ritrovano la fiducia. Ed è proprio lo stesso Poletti a sbilanciarsi: “Possibile un milione di nuove assunzioni”.

Stiamo uscendo dalla crisi? E’ bene sperarlo, ed è bene condividere l’ottimismo che aiuta a prendere in considerazioni tutte le soluzioni possibili per le imprese italiane. Il Ministro arriva a questa considerazione riferendosi alle risorse stanziate dal governo per gli sgravi nelle nuove assunzioni, considerando che si potrebbe arrivare alla creazione di “un milione di posti di lavoro”.

Sono i dati Istat  ad indicare la possibile fiducia alle Aziende, che  ha toccato a marzo i massimi da luglio 2008. Particolarmente ottimisti sono i settori dei servizi e delle costruzioni.

Ricordiamo che nel frattempo, il governo sta preparando il nuovo Documento di economia e finanza da presentare entro il 10 aprile. La stima sul Pil sarà prudente (una crescita dello 0,8%) e le nuove risorse a disposizione saranno indirizzate in prevalenza ad evitare l’aumento dell’Iva.

Ma l’obiettivo del premier resta in primis quello di recuperare un miliardo da destinare al welfare, a sostegno delle fasce di popolazione più colpite dalla crisi.  Di buon auspicio è stato anche l’intervento del presidente Mattarella, nell’incontro a Parigi con il presidente francese Hollande, che ha sottolineato la piena condivisione “tra Italia e Francia sulla necessità di stimolare politiche di crescita in Europa”.

In Italia però dobbiamo ancora fare i conti con il costo del lavoro, che resta sempre troppo alto,  come confermato dagli ultimi dati di Eurostat,  che vedono l’Italia al terzo posto tra i Paesi Ue per l’incidenza degli oneri vari sul costo del lavoro (il 28,2%).

Per queste ragioni Upward, Consulenti del lavoro, si presta ogni giorno, con strategie mirate, a suggerire soluzioni e nuovi servizi alle pmi che vogliono trovare uno sbocco, e che grazie a tutti gli incentivi in atto, possono finalmente guardare con ottimismo al futuro d’ impresa.

]]> https://www.upwardcdl.it/servizi/imprese-un-milione-di-nuove-assunzioni/feed/ 0 Come ottenere il Bonus Assunzioni Scritto da Upward Consulenti del Lavoro il 31 Marzo 2015 Ultimo aggiornamento il 31 Marzo 2015 https://www.upwardcdl.it/assunzioni-agevolate/come-ottenere-il-bonus-assunzioni/ https://www.upwardcdl.it/assunzioni-agevolate/come-ottenere-il-bonus-assunzioni/#respond Tue, 31 Mar 2015 08:15:01 +0000 http://www.upwardcdl.it/?p=802 Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti,  ha sottolineato che il Governo mira a mantenere, a regime, gli interventi migliorativi sulla Naspi, il nuovo ammortizzatore per i disoccupati che debutta a maggio e dura 24 mesi, e sulle politiche per conciliare i tempi di vita e di lavoro (per le quali si prevede un finanziamento solo nel 2015).

Sarà l’esonero contributivo triennale, introdotto dalla legge di stabilità per le aziende che assumono a tempo indeterminato nel 2015 a far crescere il numero dei contratti stabili.  Naspi, l’ammortizzaztore sociale per i disoccupati, dal prossimo 1° maggio sostituirà l’assicurazione sociale per l’impiego introdotta dalla legge Fornero del 2012, e avrà una durata a regime di 24 mesi.«È nostra intenzione – sottolinea il ministro – , che la durata della Naspi resti di 24 mesi: ovviamente anche per questo, sarà necessario trovare le risorse, ma lo abbiamo già fatto, ad esempio, per confermare il bonus Irpef degli 80 euro».

Il bonus assunzioni 2015 spetta anche in caso di trasformazione di un contratto a termine in un contratto a tempo indeterminato. A chiarirlo è  L’INPS, nella circolare n. 17/2015, chiarendo che le assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato sono ammesse alla fruizione dell’esonero contributivo, anche se il datore di lavoro, in attuazione dell’obbligo previsto dall’art. 5, comma 4-quater, del d.lgs. n. 368/2001, assume a tempo indeterminato.

Per poter accedere ai benefici, le aziende devono essere in possesso del DURC e rispettare gli accordi ed i contratti collettivi nazionali e regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti.

Noi di Upward, Consulenti del Lavoro, siamo vicini alle Aziende con servizi dedicati alla crescita, e ci occupiamo di informare tutte le pmi su quelle che sono le possibilità ad esse rivolte, collaborando con le stesse al fine di incrementarne la svolta ottenendo i massimi sviluppi da tutti gli incentivi proposti dal Governo.

Per i nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato, stipulati con decorrenza 1° gennaio al 31 dicembre 2015, ai datori di lavoro viene concesso l’esonero per trentasei mesi dal versamento dei complessivi contributi previdenziali, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL.

 

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Pensioni: dal 2016 serviranno 66 anni e 7 mesi! Scritto da Upward Consulenti del Lavoro il 30 Marzo 2015 Ultimo aggiornamento il 30 Marzo 2015 https://www.upwardcdl.it/inps/pensioni-dal-2016-serviranno-66-anni-e-7-mesi/ https://www.upwardcdl.it/inps/pensioni-dal-2016-serviranno-66-anni-e-7-mesi/#respond Mon, 30 Mar 2015 07:24:15 +0000 http://www.upwardcdl.it/?p=795 Si allungano i tempi per la pensione, esattamente quattro mesi in più, che potrebbero essere anche “troppi” per alcuni lavoratori che aspettano “da tutta una vita”, o quasi.

Non si andrà più quindi in pensione a 66 anni e tre mesi di età fissati fino al 2015, ma 66 anni e sette mesi che saranno invece necessari dal primo gennaio prossimo per lasciare il lavoro.  Tale prolungamento è stato imposto dal fattore «aspettativa media di vita», un parametro fondamentale del sistema previdenziale Inps per garantirne la sostenibilità. Tale sistema venne istituito in base ad una legge del 2010 (governo Berlusconi) ed ha cadenza triennale.

Cosa cambia allora? In pratica cambia che tale sistema, dal 2019 avrà un ritmo più spedito – due anni – così come stabilito dalla riforma Fornero. Una volta introdotto ha fatto slittare l’età pensionabile di sette mesi, dove i quattro mesi in più vanno a sommarsi al minimo di età richiesto per l’assegno di vecchiaia e anche che al minimo di anni di contributi per la pensione anticipata.

Gli uomini  andranno in pensione a 66 anni e sette mesi, proprio come si legge nel sito  Inps dove si chiarisce in definitiva i termini pensionistici disposti dal decreto del ministero dell’Economia e per il 2019 si fisserà un nuovo adeguamento alla speranza di vita.

Le donne del settore privato andranno in pensione di vecchiaia a 65 anni e sette mesi (66 anni e sette mesi nel 2018) mentre le lavoratrici autonome andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni e un mese (66 anni e sette mesi nel 2018). Le dipendenti pubbliche vanno in pensione di vecchiaia alla stessa età degli uomini (66 anni e sette mesi). La pensione anticipata dal 2016 rispetto all’età di vecchiaia si potrà percepire con 42 anni e 10 mesi se uomini e 41 anni e 10 mesi se donne.

Quando si parla di pensione, capita anche spesso, con l’approssimarsi degli anni, di dover parlare di assunzioni di colf e badanti. Questo è un fatto concreto nel nostro Paese, è anche vero che sono molte le persone che usano la propria pensione per potersi permettere un aiuto in casa. Upward, Consulenti del Lavoro, si occupa anche di questi servizi, nell’interesse di tutte le persone che vogliono regolarizzare le proprie colf e badanti e vivere in maniera serena nel rispetto delle leggi, senza dover incorrere in sanzioni ed essere penalizzati dal sistema fiscale.

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