{"id":1320,"date":"2015-06-24T09:46:53","date_gmt":"2015-06-24T09:46:53","guid":{"rendered":"http:\/\/www.upwardcdl.it\/?p=1320"},"modified":"2015-06-24T11:48:56","modified_gmt":"2015-06-24T11:48:56","slug":"il-contratto-a-tempo-determinato-quali-sono-le-novita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.upwardcdl.it\/normativa\/il-contratto-a-tempo-determinato-quali-sono-le-novita\/","title":{"rendered":"IL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO, QUALI SONO LE NOVIT\u00c0"},"content":{"rendered":"
Solo un paio di settimane fa, il Consiglio dei Ministri ha approvato il D. Lgs. sulle tipologie contrattuali<\/strong> (dell’art. 1, c. 7 della Legge delega 183\/2014), sancendo che il contratto a tempo indeterminato<\/strong> deve essere la forma \u201cnormale\u201d di rapporto<\/strong> tra datore di lavoro e dipendente.<\/p>\n
Tuttavia, perch\u00e9 questo accada, il contratto a tempo indeterminato dovrebbe diventare<\/strong> la forma di rapporto pi\u00f9 vantaggiosa a livello fiscale<\/strong> per il datore di lavoro, estendendo a tutti almeno l\u2019esonero contributivo triennale e sperimentale per le assunzioni del 2015, in accordo con la legge di stabilit\u00e0 190\/2014<\/a>. Ma questo non \u00e8 stato fatto\u2026<\/p>\n