{"id":1681,"date":"2015-09-28T07:00:06","date_gmt":"2015-09-28T07:00:06","guid":{"rendered":"http:\/\/www.upwardcdl.it\/?p=1681"},"modified":"2015-10-01T13:45:13","modified_gmt":"2015-10-01T13:45:13","slug":"call-center-e-falsi-miti-nel-terzo-millennio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.upwardcdl.it\/servizi\/call-center-e-falsi-miti-nel-terzo-millennio\/","title":{"rendered":"Call center e falsi miti nel terzo millennio"},"content":{"rendered":"
Squilla il telefono per la decima all\u2019ora di pranzo: \u00e8 un operatore outbound<\/strong> (cio\u00e8 che si occupa solo delle chiamate in uscita) che vuole vendere qualcosa e il destinatario non ne pu\u00f2 pi\u00f9. Motivo per cui, evita persino di sentire la proposta e chiude subito, pi\u00f9 o meno gentilmente, la chiamata.<\/p>\n Questo \u00e8, di solito, lo scenario che si prospetta quando un operatore di call center<\/a> chiama a casa o in ufficio. Ma come siamo arrivati a questo punto?<\/p>\n Ebbene, anche se oramai l\u2019immaginario collettivo ci propone la figura di un \u201ctelefonista\u201d che, come un carro armato, continua a chiamare cercando di prendere la \u201cvittima\u201d per sfinimento<\/strong> (vendendo per lo pi\u00f9 soluzioni\u00a0giudicate inutili), nella realt\u00e0 le risorse che chiamano dai call center sono personale altamente specializzato<\/strong>, il cui scopo sarebbe<\/strong> quello di offrire una consulenza<\/strong>, spesso personalizzata<\/strong>, per migliorare un servizio o tagliare una tariffa.<\/p>\n Sarebbe, appunto\u2026<\/strong><\/p>\n Naturalmente, non vogliamo dire che certi operatori non siano davvero seccanti e maleducati, ma la maggior parte \u00e8 dotata di grande preparazione<\/strong>, di autocontrollo<\/strong> (per gestire situazioni spesse volte difficili con i clienti), capaci, dopo un solo anno di lavoro, di affrontare qualsiasi altro tipo di mansione e in qualsiasi altro settore professionale, anche a ragguardevole livello. Infatti, gli operatori di call center sono in grado di lavorare in squadra<\/strong>, sono dotati di elevata costanza e rendimento<\/strong>, autogestione<\/strong> ma anche di mirare al profitto<\/strong> e alla crescita personale.<\/strong><\/p>\n Invece, per il committente sono solitamente delle risorse da sfruttare il pi\u00f9 possibile<\/strong>, perch\u00e9 sicuramente non motivati a restare e quindi in attesa di trovare una migliore occupazione. Chiaramente, siamo di fronte a un cane che si morde la coda, perch\u00e9 considerandoli in tal modo, non s\u2019investir\u00e0 mai su di loro, pensando che tanto abbandoneranno il posto alla prima occasione.<\/p>\n La soluzione migliore sarebbe una regolamentazione del rapporto tra il committente e l\u2019oubound<\/strong>, con contratti onorati, aggiornamenti continui e rispetto per le persone: sia per chi lavora, sia per i clienti che vengono contattati.<\/p>\n L\u2019attivit\u00e0 di call center potrebbe essere davvero un ottimo investimento nel momento in cui il committente (ma anche il fornitore) si rendesse davvero conto delle potenzialit\u00e0 di questo mezzo<\/strong>, che entra nelle case e negli uffici delle persone, molto pi\u00f9 facilmente di altre figure professionali. Un contratto adeguato e uno stipendio che viaggi di pari passo, insieme a una formazione continua metterebbero gli operatori in una condizione privilegiata per qualsiasi tipo di vendita e di consulenza da offrire.<\/p>\n Un buon call center<\/a>, che centri l\u2019obiettivo, dovrebbe essere composto di risorse umane con un approccio dedicato alla consulenza e all\u2019 attivit\u00e0 post vendita<\/strong>, oltre che alla vendita in s\u00e9. Creare un rapporto di fiducia, una vera e propria fidelizzazione<\/strong> gioverebbe al cliente, come all\u2019azienda committente e all\u2019operatore, che sia stato in grado di creare tale rapporto.<\/p>\n Ci rendiamo conto che in Italia le cose sono ancora molto diverse.<\/p>\n Tuttavia, paradossalmente, questo crea delle nuove opportunit\u00e0 per quei committenti \u201cilluminati\u201d<\/strong> che decidessero di creare un nuovo rapporto con i call center outbound. Cio\u00e8, che si risolvessero a sfruttare appieno tutte le potenzialit\u00e0 del mezzo di contatto, comunicazione, vendita e post vendita. In questo modo, il cliente stesso smetterebbe di sentirsi un \u201cpollo da spennare\u201d<\/strong>, ma accetterebbe con piacere i consigli e la consulenza di chi ha davvero qualcosa di utile e interessante da proporre.<\/p>\n Se ti senti un imprenditore \u201cilluminato\u201d, il nostro studio \u00e8 sulla tua lunghezza d\u2019onda<\/strong>. Noi ci occupiamo di selezionare il personale<\/a> pi\u00f9 adatto alle tue esigenze, a costi ridotti (perch\u00e9 conosciamo bene la normativa e sappiamo chi scegliere). Cos\u00ec avrai a disposizione un call center fatto di persone qualificate e capaci, determinate e dotate di problem solving, che sapranno portare valore aggiunto al tuo business.<\/p>\n Chiamaci, scrivici in chat o via mail: sapremo trovare la soluzione personalizzata per le tue esigenze.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Squilla il telefono per la decima all\u2019ora di pranzo: \u00e8 un operatore outbound (cio\u00e8 che si occupa solo delle chiamate in uscita) che vuole vendere qualcosa e il destinatario non ne pu\u00f2 pi\u00f9. Motivo per cui, evita persino di sentire la proposta e chiude subito, pi\u00f9 o meno gentilmente, la chiamata. Questo \u00e8, di solito, […]<\/p>\n","protected":false},"author":5,"featured_media":1684,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[19],"tags":[20],"acf":[],"yoast_head":"\n