Cos’è l’una tantum prevista dal contratto Commercio

Nel contesto dei rinnovi contrattuali, l’una tantum rappresenta un importo economico riconosciuto ai lavoratori per coprire i periodi di carenza contrattuale, ovvero quelli in cui il contratto nazionale è scaduto ma non è ancora stato rinnovato.

Si tratta di una somma una tantum proprio perché viene corrisposta una sola volta, senza carattere di ricorrenza, e non rientra nel calcolo del TFR né di altri istituti retributivi. La sua funzione è quella di compensare, in modo forfettario, la mancanza di adeguamenti retributivi durante il periodo di “vuoto” contrattuale.

Nel caso del CCNL Commercio, l’una tantum è stata introdotta per garantire una copertura economica ai lavoratori in attesa del rinnovo ufficiale. Ogni anno può essere prevista con modalità e importi diversi, a seconda degli accordi tra le parti sociali.

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A chi spetta l’una tantum e perché viene pagata

A integrazione di quanto stabilito nel Protocollo del 12 dicembre 2022, le parti firmatarie del contratto collettivo hanno previsto un importo economico straordinario per garantire la copertura integrale del periodo di carenza contrattuale.

L’una tantum spetta a tutti i lavoratori con contratto Commercio in forza alla data del 22 marzo 2024, a prescindere dal livello o dal tipo di contratto (tempo pieno o part-time, determinato o indeterminato). Per i part-time, l’importo verrà riproporzionato in base all’orario individuale.

Tale somma non è utile ai fini del calcolo del TFR e non concorre alla maturazione di alcun istituto contrattuale. Viene riconosciuta in modo forfettario, direttamente in busta paga, secondo le scadenze e importi definiti nella tabella sottostante.

Importi una tantum luglio 2025: tabella per livello

A luglio 2025 è prevista l’erogazione della seconda tranche dell’importo una tantum a favore dei lavoratori con contratto collettivo nazionale Commercio, secondo quanto stabilito dagli accordi contrattuali. Gli importi, suddivisi per livello di inquadramento, sono riconosciuti direttamente in busta paga e non incidono sul TFR o su altri istituti retributivi.

Di seguito riportiamo la tabella ufficiale con gli importi lordi spettanti ai lavoratori in forza al 22 marzo 2024. In caso di part-time, l’importo sarà proporzionato all’orario di lavoro.

Livello 1° luglio 2024 1° luglio 2025
Q 303,81 €
1 273,67 € 273,67 €
2 236,73 € 236,73 €
3 202,34 € 202,34 €
4 175 € 175 €
5 158,11 € 158,11 €
6 141,95 € 141,95 €
7 121,53 € 121,53 €
Op. vendita 1 165,20 € 165,20 €
Op. vendita 2 138,69 € 138,69 €

Non ti tornano i conti sull’una tantum in busta paga?

Se hai letto con attenzione la tabella ma hai ancora dei dubbi su quanto hai ricevuto o su cosa aspettarti, possiamo aiutarti.

Ecco alcuni esempi di domande che potresti porti:

  • Perché l’importo in busta paga è diverso da quello indicato nella tabella?
  • Non ho ricevuto nulla a luglio: è corretto o c’è un errore?
  • Come posso verificare se il mio livello contrattuale è stato applicato correttamente?
  • L’una tantum è tassata? Quanto effettivamente mi spetta?
  • Posso fare qualcosa se penso che il datore di lavoro abbia sbagliato i calcoli?
  • Ho controllato la busta paga e non ho ricevuto l’una tantum sia a Luglio 2024 che a Luglio 2025, posso chiedere entrambi gli importi?

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Come sapere se hai ricevuto l’una tantum?

Dove trovarla nel cedolino

L’una tantum erogata a luglio 2025 dovrebbe comparire nel cedolino paga tra le competenze, generalmente indicata con diciture come “Una Tantum CCNL”, “Una Tantum rinnovo contratto” o altre simili, a discrezione del software utilizzato dal consulente del lavoro o dall’ufficio paghe.

L’importo può essere visibile in una riga dedicata. È importante controllare attentamente anche la sezione delle annotazioni, dove a volte viene specificata l’erogazione straordinaria ma è molto raro.

Cosa fare se non è presente

Se nel cedolino di luglio 2025 non trovi alcun riferimento all’una tantum e ritieni di averne diritto, il primo passo è contattare il tuo consulente del lavoro di fiducia o l’ufficio paghe per un chiarimento. Potrebbero esserci stati errori o ritardi nell’elaborazione.

In alternativa, puoi richiedere una verifica professionale del tuo cedolino tramite il nostro servizio online. Analizziamo la tua busta paga in brevissimo tempo con un appuntamento online e in giornata, indicandoti se tutto è stato calcolato correttamente.

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  • Verificare se le detrazioni fiscali sono correttamente applicate
  • Capire se il netto in busta corrisponde a quanto ti spetta
  • Controllare eventuali errori nel calcolo delle ferie o dei permessi
  • Leggere voci poco chiare come una tantum, bonus, conguagli, ritenute
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