Il bonus bebè sarà legato all’indicatore Isee: 80 euro al mese per le famiglie con un indicatore fino a 25.000 euro all’anno, che arriva a 160 euro se l’indicatore si ferma sotto 7.000 euro. Lo prevede un nuovo emendamento del governo alla legge di stabilità. Il tetto dei 90 mila euro di reddito annuo della famiglia che il prossimo anno avrà un figlio, fissato dalla norma contenuta dalla legge di stabilità per poter percepire il bonus, viene quindi sostituito con l’Isee.

La proposta di modifica presentata dal relatore stabilisce che gli 80 euro potranno essere assegnati «a condizione che il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente l’assegno sia in una condizione economica equivalente non superiore a 25.000 euro annui». Qualora il nucleo familiare sia in una condizione corrispondente a un valore Isee non superiore a 7.000 euro annui l’importo dell’assegno è raddoppiato».

Ma c’è qualcuno che pensa che in Italia serve il lavoro più che il bonus bebè, perchè i figli, che dovrebbero essere una gioia per tutti, diventano invece una grande preoccupazione, quando non si trova lavoro.

Le offerte di lavoro, anzi, la possibilità di trovare lavoro deve essere una certezza per il popolo italiano, così come ci devono essere uguali possibilità per tutti di poter rinviare o annullare un colloquio di lavoro, senza perdere la possibilità o la change lavorativa.

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