L’istituto Nazionale di Previdenza Sociale, Inps, il 29 maggio 2015 ha inoltrato centinaia di migliaia di preavvisi di irregolarità contributiva riguardanti il Durc interno; sono, però, molti i casi in cui le segnalazioni sono dipese dal mancato aggiornamento degli archivi INPS e non da reali condizioni di irregolarità.

La burocrazia è un “male” con cui le Aziende devono fare i conti ogni giorno e questa situazione comporta nuovi disagi per i datori di lavoro, soprattutto in previsione del Durc online per il 1° luglio, così come avevamo già scritto in un recente articolo. Nel documento si prende in considerazione l’integrazione delle posizioni contributive delle aziende presso Inps, Inail e Casse edili.

Le prevedibili difficoltà del Durc online sono state evidenziate da Marina Calderone, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, in una lettera aperta indirizzata al Presidente dell’Inps, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro del Lavoro.

Nella lettera viene evidenziato come già nel maggio 2014 l’Inps avesse tentato, senza successo, di aggiornare le posizioni, inviando i preavvisi, ma a seguito dei problemi segnalati anche dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, l’intervento venne sospeso.

Il Durc On line è ai nastri di partenza, l’aggiornamento delle posizioni aziendali contributive riguardanti il Durc interno (con esclusione di Inail e Casse edili) è stato riavviato, ma i consulenti del lavoro segnalano come, in molti casi, le aziende risultino irregolari anche riguardo versamenti dilazionati o quando il pagamento del debito sia stato effettuato presso Equitalia o, ancora, con la rateizzazione del pagamento in sede amministrativa o con il concessionario per la riscossione. “L’inefficace aggiornamento degli archivi telematici Inps – afferma Marina Calderone – è una vicenda antica che arriva da gestioni passate, ma che purtroppo continua a essere attuale, creando grossissimi disagi ai professionisti e alle aziende”.

Il Durc interno rappresenta un blocco, che causa gravi perdite economiche per le aziende, che invece, con il Durc Regolare, potrebbero beneficiare di sgravi contributivi e agevolazioni. Il problema più grande è proprio questo: le aziende, una volta ricevuto il preavviso di irregolarità, hanno solo 15 giorni per sanare la posizione, aumentati, da poco tempo, a 45, per permettere un adeguato svolgimento degli accertamenti, verificando che le irregolarità non siano solo formali.

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