Sulla Gazzetta Ufficiale, sono stati pubblicati primi due decreti attuativi del Jobs Act, questo significa che si potrà assumere a tempo indeterminato a tutele crescenti. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, segnaliamo che l’applicazione del nuovo sussidio di disoccupazione (Naspi) entrerà in funzione da maggio e la notizia da mettere in risalto è che la tutela si estende quest’anno anche ai collaboratori.

Con il nuovo contratto si può dire “addio” all’Artico 18, indennizzo per i licenziamenti, in quanto le imprese potranno quantificare i costi certi e commisurati all’anzianità lavorativa nel caso di licenziamenti illegittimi. La reintegrazione per i dipendenti del settore privato assunti dopo l’entrata in vigore della disciplina attuativa del Jobs Act è limitata ai licenziamenti discriminatori e ai casi in cui davanti al giudice è provata l’inesistenza della violazione disciplinare che viene contestata. Decisa anche l’affermazione di Mattero Renzi il quale ha annunciato: “Noi rottamiamo un certo modello di diritto del lavoro e l’art. 18, i cococo ed i cocopro”. Sottolineando «Con il via libera definitivo ai primi due decreti del Jobs act su tutele crescenti e sul Naspi, quello che accadrà da ora che nessuno resta più solo quando perde il lavoro o viene licenziato». Circa 200.000 persone passeranno presto da contratti di collaborazione a un contratto di lavoro stabile, ha assicurato Renzi. E l’Italia torna a sperare…

Si aggiunge poi un’altra novità in merito a quello che viene definito “il pacchetto lavoro”: il demansionamento: il decreto prevede la possibilità di demansionare il lavoratore e include nelle regole sui licenziamenti anche i licenziamenti collettivi. Posticipata al 2016, l’ abolizione dei contratti a progetto e dell’associazione in partecipazione. In data 7 Marzo scorso il Premier ha scritto su Twitter «Oggi è il giorno atteso da anni. Il Jobs act rottama i co.co.co e i co.co.pro vari e scrosta le rendite di posizione dei soliti noti. #lavoltabuona».

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