Assumere personale nel 2025 con il lavoro a chiamata
Questo articolo, pubblicato originariamente nel marzo 2021, è aggiornato e valido anche per il 2025. Scopri come assumere personale utilizzando il contratto di lavoro a chiamata, uno dei metodi più flessibili ed economici per ridurre i costi aziendali.
Anche oggi, infatti, il lavoro a chiamata rappresenta una soluzione efficace e conveniente per assumere dipendenti limitando al massimo i costi. In alcuni casi specifici, il costo può essere addirittura pari a zero, quando il lavoratore assunto non viene effettivamente chiamato durante il periodo di disponibilità concordato.
Modello di comunicazione chiamate per lavoratori intermittenti
Inoltre, per rendere ancora più utile e completo questo aggiornamento, alla fine dell’articolo trovi il modello cartaceo ufficiale per comunicare via mail le chiamate dei lavoratori intermittenti.
Ricorda che questo modello deve essere inviato esclusivamente tramite PEC al seguente indirizzo:
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In passato le aziende per assumere personale in modo saltuario ricorrevano ai buoni lavoro ma è stato detto addio ai voucher, perché sembrava che alcuni datori di lavoro ne abusassero e quindi si doveva trovare un metodo per regolarizzare alcuni lavori dando agevolazioni ai datori di lavoro e delle garanzie ai dipendenti.
Ancora oggi è possibile utilizzare i buoni lavoro, ma il loro impiego è calato drasticamente a causa dei requisiti più stringenti. Tutto ciò ha spinto sempre più aziende a considerare il lavoro a chiamata, diventato particolarmente utile durante la pandemia da Covid-19 e rimasto fondamentale anche oggi, in quanto garantisce flessibilità e contenimento dei costi del personale.
In questo articolo potrai approfondire molti aspetti sul lavoro a chiamata se invece desideri ricevere servizi e consulenze veloci e professionali troverai di seguito alcuni bottoni che ti permettono di ricevere un preventivo o una consulenza online.
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Importante:
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In questo articolo tratteremo questi argomenti
- assunzione a chiamata come assumere e quanto costa
- il lavoro a chiamata assumere a costi ridotti
- il lavoro a chiamata con obbligo di disponibilità
- il lavoro a chiamata senza obbligo di disponibilità
- dimissioni dal lavoro
- quando può essere utilizzato il lavoro a chiamata
- i tempi per avvisare nel contratto a chiamata
- lavoro a chiamata a tempo determinato o indeterminato
- modello uni-intermittente e indirizzo pec per le chiamate
Vediamo intanto di darvi il maggior numero di nozioni per quanto riguarda il contratto di lavoro a chiamata per sapere tutte le regole che lo determinano, quanto costa, cosa è l’obbligo di disponibilità, quando possiamo utilizzare questo contratto di lavoro, i tempi per chiamare il dipendente, possibilità di un termine nel contratto e non perchè meno importante il modello da utilizzare per chiamare un dipendente a svolgere la prestazione. Parleremo di questi argomenti ma se preferisci avere subito a disposizione un nostro consulente nel lavoro scrivici in chat o su whattapp.
Assunzione a chiamata come assumere dipendenti e quanto costa all’azienda
Negli ultimi tempi sono numerose le richieste che ci arrivano in merito a come assumere dipendenti in azienda facendo un’assunzione a chiamata, in questo articolo cercheremo di dare delle informazioni di base ma consigliamo sempre di rivolgervi al vostro professionista di fiducia o di trattare questo argomento con un nostro consulente del lavoro in quanto la normativa è in continua evoluzione ed è opportuno approfondire appunto con un esperto in materia.
Cerchiamo di comprendere al meglio questo nuovo metodo per l’assunzione di personale, per comprendere quando diventano convenienti o meno questi contratti a chiamata, ma il primo consiglio che ci sentiamo di dare è quello di dare l’ultima parola ad un consulente specializzato, che sia in grado di valutare con tutti i pro ed i contro che tipo di assunzione si debba fare per la propria situazione aziendale.
Sono infatti molti i fattori da valutare, quindi qualunque titolare non sempre è in grado di conoscere tutte le varianti ma la domanda che tutti si fanno è quanto costa assumere un lavoratore a chiamata questo e molto altro è il contenuto di questo articolo.
Quanto costa assumere con un contratto a chiamata? Un esempio pratico:
Il costo del lavoro a chiamata può variare leggermente a seconda del settore di appartenenza (artigianato, commercio, turismo, industria ecc.). In generale, devi considerare tre elementi principali:
- Retribuzione oraria (ad esempio: 9€ l’ora).
- Contributi INPS: circa il 38% della retribuzione lorda (in parte a carico del dipendente e in parte a carico dell’azienda).
- Costo INAIL: variabile in base al settore.
Esempio semplificato:
Se la retribuzione oraria lorda del lavoratore è di 9€, l’azienda pagherà circa il 38% aggiuntivo di contributi INPS (da cui sottrarre la quota a carico del lavoratore) e il premio INAIL calcolato sulle ore effettivamente lavorate.
In sintesi, l’azienda pagherà contributi e costi soltanto per le ore di reale attività del lavoratore, con un notevole risparmio rispetto ad altre forme contrattuali.
Il contratto di lavoro a chiamata, assumere personale a costi ridotti
Il Job on call, contratto da poco inserito nella nostra legislazione, si tratta di un metodo di regolazione del lavoro subordinato, dove in poche parole il lavoratore si mette a disposizione del datore e quest’ultimo può contattarlo a sua discrezione quando ha bisogno della sua prestazione d’opera.
Uno dei settori che maggiormente erano alla ricerca di un tipo di contratto simile è sicuramente quello della ristorazione, infatti nel settore turismo il lavoro spesso è saltuario e viene svolto solo in alcuni giorni ed in orari non sempre uguali.
Il datore di lavoro quindi può con un minimo di preavviso richiedere l’operato del dipendente, ma allo stesso tempo non è obbligato a garantire continuità e neanche che richiamerà in futuro la persona che ha il contratto, per questo motivo ma non solo il lavoro a chiamata viene consigliato come un contratto per assumere personale a costi ridotti.
Come si è capito questo contratto è estremamente flessibile ma non è semplicissimo gestire questi contratti ma rivolgendosi ad un consulente del lavoro di vostra fiducia sicuramente si riuscirà ad ottenere consulenza volta a semplificare la burocrazia per essere corretti in primis nei confronti del dipendente e anche allo stesso tempo che sia in regola e non faccia rischiare al datore di lavoro multe e sanzioni di vario genere.
Non solo lavoro a chiamata: scopri altre forme di assunzioni agevolate
Il lavoro intermittente è certamente una soluzione efficace per abbattere i costi aziendali, ma non è l’unica opportunità disponibile. Esistono infatti numerose altre agevolazioni e incentivi per le aziende che desiderano ridurre ulteriormente il costo del personale, come:
- Bonus assunzioni per donne: con sgravi contributivi fino al 50%, estendibili fino a 18 mesi.
- Incentivi giovani under 30 e under 35: che consentono sgravi contributivi significativi fino a 36 mesi.
- Decontribuzione Sud: per imprese localizzate in specifiche regioni del Mezzogiorno.
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Scopri gli aggiornamenti più recenti su questo argomento.
Il lavoro a chiamata con obbligo di disponibilità
Esistono due tipi di contratto di lavoro a chiamata, in questo caso parliamo di quello con l’obbligo di garantire la disponibilità. In questo caso, proprio come dice il nome, il dipendente è obbligato a dare la sua disponibilità in qualsiasi momento per cui il lavoratore dovrà essere sempre reperibile.
In questo caso il datore di lavoro ha la garanzia che il dipendente sarà sempre disponibile se non avvisa con il tempo dovuto che non sarà presente per un periodo, dando giustificazione dell’assenza.
Nel periodo di reperibilità il lavoratore ha diritto ad un indennizzo supplementare perchè offre al datore di lavoro la propria reperibilità, ma sono tutte opzioni che si valutano in sede contrattuale.
Nei momenti di malattia o altre impossibilità del dipendente a dare la sua reperibilità non avrà diritto a nessun tipo di indennizzo monetario.
Quindi chi riceve la proposta di un contratto di lavoro a chiamata con garanzia di disponibilità è bene che sappia che esiste l’obbligo di reperibilità quindi il lavoratore dovrà fare attenzione a firmare questo tipo di contratto, di contro il datore di lavoro avrà un costo maggiore ad assumere con un contratto a chiamata con obbligo di coprire la prestazione di lavoro al momento della chiamata.
Il lavoro a chiamata senza obbligo di disponibilità
Un contratto molto più libero è quello a chiamata senza obbligo di disponibilità, pochi vincoli ma anche molti meno vantaggi per alcuni aspetti che riguardano il lavoratore non solo anche il datore di lavoro di contro non potrà essere certo che il lavoratore a chiamata assunto presti la sua opera alla chiamata al lavoro.
Il lavoro viene organizzato ed il datore ha l’obbligo di avvisare in tempo il dipendente, ma non deve dare per forza la sua disponibilità, al contrario invece il committente non deve assolutamente dare indennizzi nei periodi in cui non è operativo il lavoratore per cui il datore di lavoro avrà un costo inferiore rispetto ad un contratto con obbligo di disponibilità
Si è liberi in tutti i sensi e quindi questo contratto è ottimo per le persone che servono più aziende e quindi possono avere più contratti di lavoro a chiamata in attivo.
Dalla parte del committente è buono questo tipo di assunzione perché non si devono dare dei pagamenti senza ottenere una prestazione d’opera, un risparmio notevole, ma con un gran lato negativo, quello della non certezza di avere personale a disposizione, quindi se parte di un lavoro dipende dall’avere operai allora può diventare controproducente.
I dipendenti nei giorni in cui prestano l’opera devono avere gli stessi diritti di lavoratori con contratti a tempo determinato o indeterminato, quindi la stessa paga oraria di qualsiasi altro dipendente.
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Dimissioni dal lavoro a chiamata
Ci si può dimettere dal lavoro a chiamata? Certo che si ma bisogna sempre rispettare quelle che sono le normative vigenti. Infatti dal 2016 non basta più consegnare una semplice lettera cartacea al datore di lavoro per dare le dimissioni ma bisogna convalidare online o in autonomia o rivolgendosi a dei soggetti abilitati come i consulenti del lavoro.
Chi visita assiduamente il nostro sito sa benissimo che siamo specializzati nella dimissioni telematiche e a tal proposito è possibile leggere le recensioni reali sul servizio dimissioni upward scritte da lavoratori che ci hanno scelto per la convalida delle dimissioni online e che ringraziamo sempre per il prezioso tempo che ci dedicano per aiutarci a migliorare il servizio attraverso questi preziosi commenti.
Questo servizio è condotto rigorosamente solo da consulenti del lavoro abilitati e iscritti all’ordine dei consulenti del lavoro ciò è un aspetto molto importante perchè ci si affida a mani esperte con pluriennale esperienza nel settore e in ogni caso se per qualsiasi motivo ostativo la pratica non dovesse andare a buon file sarai completamente rimborsato.
Il lavoro a chiamata quando può essere utilizzato per assumere un dipendente
Ci sono determinate categorie merceologiche e di persone che sono autorizzate ad utilizzare questo tipo di contratti rispetto a quelli tradizionali.
I disoccupati con meno di venticinque anni o con più di cinquantacinque anni ed i pensionati che decidono di fare dei lavori saltuari per arrotondare.
Per quanto riguarda le categorie merceologiche abbiamo già citato il settore turismo e ristorazione, ma non è solo per questi settori lavorativi. Tutti quelli che hanno dei lavori periodici, ciclici o no, che hanno ad esempio delle ore di lavoro che necessitano di aumento di personale possono comunque richiedere questa tipologia di prestazione.
Parliamo ora di quali sono i tempi da rispettare, in tre anni sono 400 i giorni massimi di lavoro che si possono effettuare e non consecutivi, infatti sono solo 30 quelli che possiamo utilizzare per una chiamata e questo è valido per ogni tipo di contratto che ci sia o meno l’obbligo di reperibilità.
E’ molto importante sapere che i tempi da rispettare non sono validi per i seguenti settori: turismo, pubblici esercizi e spettacolo tali settori infatti non devono rispettare il limite delle 400 giornate di effettivo lavoro nell’arco di tre anni solari.
I tempi per avvisare nei contratti a chiamata
Ci sono delle regole per questo tipo di contratto, sia da parte del datore di lavoro che del prestatore d’opera e vanno indicate per iscritto nella lettera di assunzione.
Per quanto riguarda il datore di lavoro deve assolutamente avvisare in anticipo il lavoratore che le occorre la sua presenza, anche nel contratto con obbligo di reperibilità questa è la legge che vige, in caso contrario il dipendente non è obbligato a dare risposta positiva e non ne deve pagare nessuna conseguenza.
Per quanto riguarda il lavoratore, anche lui in caso di problemi di ogni genere quando non riesce ad essere disponibile deve avvisare con anticipo e dare un periodo in cui non è disponibile.
Sono poche regole ma che vanno rispettate al massimo per evitare che ci siano delle incomprensioni che poi sfociano in denunce e cose poco piacevoli per entrambe le parti coinvolte.
Il lavoro a chiamata può essere di tipo determinato o indeterminato
Il lavoro a chiamata è un contratto di lavoro subordinato a tutti gli effetti e può essere stipulato sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, è ovvio che lo scopo del legislatore era quello di fornire uno strumento ai datori di lavoro per fare delle assunzioni più veloci e semplici ma principalmente uno strumento per assumere lavoratori in modo discontinuo e di contenere il costo solo ed esclusivamente in base alle ore svolte.
Sebbene questo strumento sia flessibile conserva tutte le caratteristiche del lavoro subordinato e le relative tutele per il lavoratore ovviamente in relazione alla durata del contratto e delle ore lavorate in azienda.
Modello UNI_Intermittenti
Di seguito è possibile prelevare dal nostro sito il file per comunicare le chiamate. Le aziende possono optare per questa soluzione o tramite una app messa a disposizione dal ministero del lavoro. Compilare il modello è molto semplice per cui ci limitiamo solo a fornirvi il file che si può prelevare dal link sotto. Ricordiamo inoltre come accennato più sopra che questo modello deve essere inviato a questo indirizzo pec: intermittenti@pec.lavoro.gov.it
UNI_Intermittenti_modello per sito upwardcdl
Per qualsiasi altra informazione è possibile scrivere ad un nostro operatore in chat.
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